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Iniziativa

Effects of endogenous and exogenous risk factors in patients with Alzheimer’s and Parkinson’s diseases using clinical indexes and endophenotypes (biomarkers) as inputs to artificial intelligence (PREDICT- NEURODEGEN)

Referente attività: Babiloni Claudio

Area di intervento: SALUTE PUBBLICA E BENESSERE

Durata dell’iniziativa: da 2023 a 2025

Luoghi di svolgimento: Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “V. Erspamer”, Edificio CU027 e Edificio CU026.Strutture di ricerca clinica dell’IRCCS San Raffaele Roma (Roma), Azienda ospedaliera dell’Università di Padova (Padova) e Azienda ospedaliera dell’Università di Sale

Eventuale URL dell'iniziativa: https://www.uniroma1.it/it/notizia/premio-dalla-societa-internazionale-di-farmac…

Validazione di biomarcatori e marcatori digitali delle malattie cerebrali dell’invecchiamento e dei loro fattori di rischio

Docenti di UNIROMA1: Prof. Claudio Del Percio e Dott.ssa Roberta Lizio Dottorandi di ricerca di Neuroscienze Clinico-Sperimentali e Psichiatria di UNIROMA1: Dott. Enrico Salamone, Dott. Matteo Carpi, Dott.ssa Mina De Bartolo, Dott. Dharmendra Jakhar, Dott. Lorenc Bajrami. Assegnisti e contrattisti di ricerca di UNIROMA1: Dott.ssa Susanna Lopez, Dott. Giuseppe Noce. Personale tecnico di UNIROMA1: Dott. Filippo Carducci La ricerca si svolge oltre che nell’Unità Operativa di UNIROMA1 nelle seguenti altre strutture di ricerca clinica, che svolgono funzione di Unità Operative del progetto: IRCCS San Raffaele Roma (Roma), Azienda ospedaliera dell’Università di Padova (Padova) e Azienda ospedaliera dell’Università di Salerno (Salerno). Il progetto usa la piattaforma di telemonitoraggio domestico SmartMe&You (https://smartme.cloud.garr.it/) del Prof. Claudio Babiloni.

Il finanziamento dell’Unità Operativa di UNIROMA1 è 100.000 Euro circa Ente finanziatore: ITALIAN MINISTRY OF HEALTH

L'impatto programmato è di promuove stili di vita salutari per la prevenzione delle malattie cerebrali dell’invecchiamento e per monitorare i fattori di rischio di tali malattia legati alla sedentarietà, allo stress cardiovascolare cronico nelle 24 ore e all’alterazione del ciclo sonno veglia con un sonno notturno disturbato. L’Istituto Superiore della Sanità italiano ha pubblicato le stime delle persone anziane che soffrono di gravi deficit cognitivi dovuti alle malattia cerebrali dell’invecchiamento in Europa considerando solo studi di alta qualità (https://www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/id/5844710). Si contano circa 1.100.000 persone con demenza (di cui il 50-60% con Alzheimer) e, inoltre, 900.000 con lo stadio prodromico della demenza: mild cognitive impairment. La stima di circa 1.100.000 persone con demenza deriva da una meta-analisi che ha considerato 9 studi condotti in Europa tra il 1993 e il 2018 per un totale di 18.263 partecipanti, di cui 2.137 con diagnosi di demenza. Il tasso di prevalenza standardizzato per età e sesso è risultato del 7,1%. Il costo sociale ed economico della cura e della gestione familiare di questi pazienti è enorme, considerando che devono ricevere un monitoraggio con visita neurologica specialistica, somministrazione di test neuropsicologici e scale cliniche e valutazione con risonanza magnetica circa ogni anno di malattie che possono durare 10 anni o più. Inoltre, questi pazienti necessitano dell’assistenza di familiari o personale appositamente arruolato per 24 ore al giorno. Lo studio vuole validare biomarker EEG, di risonanza magnetica e di telemonitoraggio domestico e strumenti di intelligenza artificiale per la valutazione avanzata di pazienti con malattia di Alzheimer e di Parkinson.I biomarker EEG sono derivati da registrazioni in condizioni di veglia rilassata, mentre le registrazioni di risonanza magnetica sono sia strutturali che funzionali per lo studio della connettività cerebrale nei pazienti con malattia di Alzheimer e di Parkinson. Gli indicatori EEG e MRI sono associati a quelli di telemonitoraggio domestico mediante strumenti di intelligenza artificiale per la valutazione avanzata di pazienti. Settantacinque pazienti con deficit cognitivi dovuti alla malattia di Alzheimer e Parkinson stanno usando con successo l’applicazione per monitorare le proprie funzioni cognitive e i suddetti fattori di rischio.

I dati e gli utilizzatori dell’uso dell’applicazione SmartMe&You (https://www.pdwaves.eu/smartmeyou/) sono registrati in forma pseudo-randomizzata sulla piattaforma SmartMe&You (https://smartme.cloud.garr.it/) che risiede nel cloud del Consorzio GARR. Si sottolinea l’impossibilità di identificare l’identità degli utilizzatori grazie a tale pseudo-randomizzazione, anche per un hacker che riuscisse a violare il firewall del cloud del Consorzio GARR. I maker EEG e di risonanza magnetica sono quelli del network PDWAVES Consortium (si veda www.pdwaves.eu). La piattaforma SmartMe&You e i biomarker validati di EEG e risonanza magnetica pemetteranno allo staff medico e paramedico di individuare tempestivamente il peggioramento rapido della condizione di malattia nei pazienti con Alzheimer e Parkinson. Inoltre, l’Applicazione SmartMe&You ha anche la potenzialità di favorire l’allenamento delle funzioni cognitive e la mitigazione tramite monitoraggio e interventi appropriati dei fattori di rischio della sedentarietà, dello stress cardiaco e delle alterazioni del ciclo sonno veglia (compresi i disturbi del sonno) mediante il telemonitoraggio domestico. La registrazione dei dati sulla piattaforma SmartMe&You (https://smartme.cloud.garr.it/), che risiede nel cloud del Consorzio GARR, permette il tracciamento delle prestazioni cognitive e dei fattori di rischio per tutto il periodo di uso del tablet con i video giochi “seri” e dello smartwatch Galaxy Watch.

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