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Iniziativa

Integrating sleep-wake oscillatory activities and liquid biopsy as innovative biomarkers for multimodal diagnosis in preclinical and prodromal Alzheimer's disease (ISLA)

Referente attività: Babiloni Claudio

Area di intervento: SALUTE PUBBLICA E BENESSERE

Durata dell’iniziativa: da 2024 a 2027

Luoghi di svolgimento: Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “V. Erspamer”, Edificio CU027 e Edificio CU026.Strutture di ricerca clinica dell’IRCCS Istituto Neurologico di Bologna (Bologna), dell’IRCCS Oasi di Troina (Enna) e dell’IRCCS Istituto Neuromed di Pozzilli (Iserni

Eventuale URL dell'iniziativa: https://www.uniroma1.it/it/notizia/premio-dalla-societa-internazionale-di-farmac…

Validazione di biomarcatori e marcatori digitali nella forme precliniche e prodromiche della malattia di Alzheimer e dei suoi fattori di rischio

Docenti di UNIROMA1: Prof. Claudio Del Percio e Dott.ssa Roberta Lizio Dottorandi di ricerca di Neuroscienze Clinico-Sperimentali e Psichiatria di UNIROMA1: Dott. Enrico Salamone, Dott. Matteo Carpi, Dott.ssa Mina De Bartolo, Dott. Dharmendra Jakhar, Dott. Lorenc Bajrami. Assegnisti e contrattisti di ricerca di UNIROMA1: Dott.ssa Susanna Lopez, Dott. Giuseppe Noce. Personale tecnico di UNIROMA1: Dott. Filippo Carducci La ricerca si svolge in stretta collaborazione con i gruppi di ricerca della Prof. Provini dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (Bologna), del gruppo di ricerca del Dott. Ferri, dell’IRCCS Oasi Maria SS. di Troina (Enna) e del gruppo di ricerca del Prof. Romigi dell’IRCCS Istituto Neuromed di Pozzilli (Isernia).

Il finanziamento dell’Unità Operativa di UNIROMA1 è 100.000 Euro Ente finanziatore: ITALIAN MINISTRY OF HEALTH.

L'impatto programmato è di validare biomarker innovativi del plasma sanguigno, di polisonnografia e di risonanza magnetica e di monitorare con strumenti di telemonitoraggio i fattori di rischio di demenza per la prevenzione e la diagnosi precoce delle forme precliniche e prodromiche della malattia di Alzheimer. I fattori di rischio di essa sono legati alla sedentarietà, allo stress cardiovascolare cronico nelle 24 ore e all’alterazione del ciclo sonno veglia con un sonno notturno disturbato. L’Istituto Superiore della Sanità italiano ha pubblicato le stime delle persone anziane che soffrono di gravi deficit cognitivi dovuti alle malattia cerebrali dell’invecchiamento in Europa considerando solo studi di alta qualità (https://www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/id/5844710). Si contano circa 1.100.000 persone con demenza (di cui il 50-60% con Alzheimer) e, inoltre, 900.000 con lo stadio prodromico della demenza: mild cognitive impairment. La stima di circa 1.100.000 persone con demenza deriva da una meta- analisi che ha considerato 9 studi condotti in Europa tra il 1993 e il 2018 per un totale di 18.263 partecipanti, di cui 2.137 con diagnosi di demenza. Il tasso di prevalenza standardizzato per età e sesso è risultato del 7,1%. Il costo sociale ed economico della cura e della gestione familiare di questi pazienti è enorme, considerando che devono ricevere un monitoraggio con visita neurologica specialistica, somministrazione di test neuropsicologici e scale cliniche e valutazione con risonanza magnetica circa ogni anno di malattie che possono durare 10 anni o più. Inoltre, questi pazienti necessitano dell’assistenza di familiari o personale appositamente arruolato per 24 ore al giorno. I biomarker del plasma sanguigno e di polisonnografia sono derivati analisi sofisticate biologiche da prelievi standard del sangue e da registrazioni in condizioni di veglia rilassata e del sonno, mentre le registrazioni di risonanza magnetica sono sia strutturali che funzionali per lo studio della connettività cerebrale nei pazienti con fasi precliniche e prodromiche della malattia di Alzheimer. Gli indicatori del plasma sanguigno, di polisonnografia e di MRI sono associati a quelli di telemonitoraggio domestico mediante strumenti di intelligenza artificiale per la valutazione avanzata di pazienti. Sessanta pazienti con deficit cognitivi soggettivi (fase preclinica) e lievi (fase prodromica) dovuti alla malattia di Alzheimer sono sottoposti alle procedure di arruolamento e raccolta dei dati alla base dei suddetti biomarker e stanno usando con successo l’applicazione per monitorare le proprie funzioni cognitive e i suddetti fattori di rischio.

I dati e gli utilizzatori dell’uso dell’applicazione SmartMe&You (https://www.pdwaves.eu/smartmeyou/) sono registrati in forma pseudo-randomizzata sulla piattaforma SmartMe&You (https://smartme.cloud.garr.it/) che risiede nel cloud del Consorzio GARR. Si sottolinea l’impossibilità di identificare l’identità degli utilizzatori grazie a tale pseudo-randomizzazione, anche per un hacker che riuscisse a violare il firewall del cloud del Consorzio GARR. I maker EEG e di risonanza magnetica sono quelli del network PDWAVES Consortium (si veda www.pdwaves.eu).  

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